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WabiSabi Culture: quando il cuore del Giappone batte nelle Marche

“Analizza l’essenza, ma non distruggere la poesia.”

C’è un luogo mirabilmente virtuoso qui nelle Marche, un luogo colmo di pace. Quest’alcova surreale sottende al Sol Levante e ammicca al visitatore bisognoso di ristoro, stordendolo a tal punto ch’egli si crede in un Ryokan immerso nel verde di Kanazawa.

Il Wabisabi Culture si è tramutato per me, in una esperienza indimenticabile, fatta di momenti di riflessione condivisa e attimi di ostentata pace. Tutto è partito con un dono; in effetti questo soggiorno è stato il mio regalo di compleanno da parte della mia formidabile amica Valentina, che avendo già sperimentato il vero Ryokan giapponese nel suo viaggio in Giappone, aveva il desiderio di condividere con me, uno sprazio di ciò che quella cultura le aveva dato. Dopo varie ricerche sul web, è giunta alla scoperta di questo tempio di quiete: il Wabisabi Culture, un Ryokan racchiuso nel cuore delle Marche.

Per capire al meglio questo luogo è bene capire il significato che omaggia il suo nome: Wabisabi. Originariamente, il termine wabi si riferiva alla sensazione di solitudine che nasce dal vivere immersi nella natura, e alla bellezza paradossale di ciò che è imperfetto. A seconda del contesto invece, il termine sabi può significare “appassito” , “scarno” o “freddo” ma più spesso si riferisce alla bellezza del tempo che passa : pensate a come cambiano le sfumature del legno o alla grazia con cui le rose si curvano e si prostrano al tempo, quasi con segno di riverenza . Wabisabi è trovare gioia , consapevolezza e gratitudine nel trascorrere del tempo; nascita, crescita e morte sono l’ordine naturale delle cose ed al contempo elementi essenziali del wabisabi. Si tratta di un concetto e di un atteggiamento mentale, un modo di vivere e comprendere il mondo che ci circonda.


Detto ciò il Wabisabi Culture è il perfetto compimento di questa filosofia, un Bio-Ryokan incorniciato dalle verdi valli marchigiane. In questo luogo la meditazione zen , il rituale del tè , corsi di Ikebana, un rigenerante bagno Ofuro in una vasca in legno di Inoki , accompagnato da gustose ricette vegetariane, vi regaleranno un week-end all’insegna di un sincretismo multisensoriale . Lontani dal trambusto della quotidianità fatta di giornate programmate, potrete concedervi attimi di profonda mindfulness . Potrete vivere a kilometro “quasi zero” un’ esperienza che solo attraverso numerose ore di volo preteste concedervi, e perché no , sperimentare per la prima volta una notte in un vero tatami.

Auguro a voi tutti di godere di ogni singolo momento in questo piccolo angolo di Giappone marchigiano, dove potervi isolare in completa comunione con la natura e risvegliare pian piano la vostra consapevolezza .

PS: Lettura consigliata per entrare nel mood: Japonisme di Erin Niimi Longhurst.

Anastasia Galvani

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