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“Bombshell”: la parabola delle tre bionde ed il porco

“C’era una volta in quel di Fox News (il primo canale di notizie conservatore negli Stati Uniti), un predatore seriale dalle apparenti sembianze di porco. Tale suino con velleità predatorie, era solito dilettarsi con le sue bionde prede nel rivoltante gioco di scambi sessuali in favore di un avanzamento di carriera. Per molti anni tutte le vessazioni a sfondo sessuale furono surrettiziamente celate così da far perpetrare quel orrendo rituale sessuale come fosse una prassi obbligatoria. Tuttavia un giorno il silenzio si ruppe, qualche “testa d’oro ” parlò accendendo l’impensabile rivolta di tutte le altre vittime. Il dittatoriale porco ed i suoi perversi costumi vennero spodestati attraverso denunce , processi e conseguente licenziamento. “

Così, tutti vissero felci e contenti…..

Da donna mi piacerebbe pensare anche solo per una volta ad un finale esaustivo ed appagante, tuttavia per questioni del genere, non ve ne è mai uno soddisfacente.

Fonte: Visie

Come avrete capito la pellicola è tratta da un vero fatto di cronaca, descritta come il primo grande film dell’era post-#MeToo. Bomshell, uscito nelle sale il 22 gennaio, traccia l’ondata di accuse di molestie sessuali che hanno portato alle dimissioni di Roger Ailes, onnipotente boss della Fox News, nel 2016. Cronologicamente, questo “scandalo” precede di un anno l’affare Weinstein e gli sconvolgimenti del movimento #MeToo.

Detto ciò, la più grande risorsa di Bomshell è il suo trio di attrici principali: tre star di Hollywood, ognuna con prestazioni eccellenti.
Charlize Theron interpreta Megyn Kelly, protagonista della catena conservatrice, famosa per la sua discussione con Donald Trump durante la campagna presidenziale 2016.
Nicole Kidman, interpreta Gretchen Carlson, un ex dipendente di Fox News che ha fatto causa a Roger Ailes lanciando quindi le accuse per prima contro di lui.
Per quanto riguarda Margot Robbie, interpreta il ruolo di Kayla Pospisil, un personaggio immaginario che dovrebbe combinare i tratti di diverse vittime del Piggy-CEO; interpretazione che per altro, le è valsa la nomination all’Oscar come migliore attrice non protagonista.

Attraverso queste tre donne, il film descrive i meccanismi comuni alla maggior parte dei casi di molestie e aggressioni sessuali.

Fonte: ABC

L’effetto di stupore, vergogna, paura di esprimersi o la tendenza collettiva a minimizzare i fatti, sono peculiarità perverse delle molestie sessuali; caratteristiche che sono state incisivamente rappresentate in pellicola.

Tuttavia Bombshell è davvero all’altezza delle sue sfide? Sfortunatamente non a mio avviso. Infatti ho scoperto che diversi media si rammaricano del fatto che le patinate “eroine femministe” siano in realtà personalità tutt’altro che lodevoli. Gretchen Carlson e Megyn Kelly infatti, sono note per le loro osservazioni razziste o transfobiche.
Incastrato tra le sue contraddizioni evidenti, il film non riesce mai a trovare il ritmo o il tono giusto, rimanendo solo in superficie rispetto alla tematica trattata.

Fonte: Cameralook

Le attrici inoltre, non condividono quasi nessuna scena insieme, forse per riflettere meglio la mancanza di solidarietà femminile in Fox News?

Il film fa fatica a creare coesione generale. Nicole Kidman, in particolar modo, è inspiegabilmente esclusa dall’azione principale, mentre il suo personaggio è all’origine dell’intero intrigo corte Fox News.

Tuttavia alcuni errori sono più difficili da perdonare, come quando il film, (diretto e scritto da uomini), cerca di rappresentare la modalità predatoria messa in atto da Roger Ailes. In una scena cruciale, la giovane e ambiziosa Kayla viene convocata nell’ufficio del capo, vedendo materializzarsi un’incredibile opportunità per un avanzamento di carriera. Ma l’appuntamento si trasforma in un incubo quando il Piggy-CEO le chiede di mostrargli le gambe, con il pretesto che la TV è un “mezzo visivo”. In buona fede, la giovane donna obbedisce. Tuttavia pochi secondi dopo, Roger Ailes, le intima di alzare la gonna, (come se la posta in gioco si alzasse, all’aumentare dei centimetri di pelle scoperta).

Fonte: ComingSoon

Il messaggio di questa scena è particolarmente duro. Tuttavia l’imbarazzante realizzazione della scena di molestie non rende onore al suo punto cardine. Ingrandendo le gambe e le mutandine di Kayla infatti , il regista adotta la prospettiva lasciva dell’aggressore piuttosto che immedesimarsi nei panni della vittima umiliata.
La scena, ben illuminata, diventa quasi sensuale, celando completamente la tragicità e l’umiliazione di una vera e propria situazione di molestie ( molto comuni in certi ambienti ). La macchina fotografica che scende languidamente sul corpo dell’eroina, ed è in effetti una tipica rappresentazione di quello che in cinematografia viene chiamato : “Schermo di garza”.

Fonte: Daily Mail.

Tutto ciò è piuttosto paradossale visto che si tratta del primo film presentato a favore del movimento #MeToo, che denuncia le molestie del sessismo in una società patriarcale. Resta il fatto che questa sensazione di “potevano fare di meglio”, predomina sul finale.

Credo che tale tematica meritasse un trattamento molto più rispettoso e che la pellicola abbia empatizzato troppo con la personalità del molestatore piuttosto che, mostrare comprensione ed immedesimazione delle frequenti molestie subite nella gravosità dei contesti lavorativi.

Lascio a voi l’ultima parola miei cari lettori .

Buona visione!

Film disponibile ora su Amazon Prime Video.

Immagine di copertina Photo Credit: MyMovies

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Anastasia Galvani

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6 commenti

  • Faccio tanta fatica a vedere questo genere di film, sono molto sensibile alle tematiche in questione😬

  • A mio avviso, questa è una tematica molto attuale, ma messa da parte da tutti (vittime in particolare), mascherando così la realtà dei fatti!
    Buona cosa scrivere un articolo come questo a riguardo! Complimenti!

  • Sai condivido appieno la tua visione. Ho visto questo film ed i personaggi femminili non sono davvero quello che mi aspetterei da delle “ eroine femministe” , per non parlare della solidarietà inesistente fra loro .

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