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Le Marche in autunno: 5 motivi per cui dovreste visitarle durante la “golden season”

Autunno: la stagione in cui gli animi si chetano e si tingono d’oro, in cui il bisogno di calore e lentezza fanno breccia nelle nostre vite, ed il silenzio e la quiete diventano urlatori prepotenti. L’autunno è la stagione in cui tutto muore, ma come una maestosa cometa, riserva per la fine, tutto il suo più accecante bagliore. L’autunno sa regalaci una fine gloriosa con i suoi colori sognanti, così come regala abbondanza con i suoi raccolti. Questa stagione evoca fragranze boschive, colori caldi e voglia di tranquillità.

Le  Marche , in questa stagione permettono di vivere l’esperienza di viaggio a misura d’uomo, senza orde di turisti, senza la fretta estiva, promuovendo lo slow travelling. Badate bene, tale tipologia di viaggio, richiede soprattutto che il turista di turno sia pronto a guardarsi attorno, a respirare la vita dei luoghi e delle persone con cui entra in contatto durante il suo cammino, abbracciando la realtà locale.

Nelle Marche “il piacere per la lentezza” è un arte che si coltiva con la pazienza e la stagionalità. La pazienza che richiede piccoli esercizi di pratica quotidiana in questa Regione: dall’attesa per il raccolto, all’indulgenza delle ore passate in auto per raggiungere i nostri centri o per la connessione internet che spesso ci abbandona ( per fortuna ). Tutto qui richiede un animo ben disposto all’osservazione, alla docilità, alla mitezza.

Ciò che vi attende sono borghi sospesi in un tempo antico, disseminati tra colline e pendii dell’entroterra, luoghi brevettati per la più autentica slow life. Tutto ciò, si espleta a livello territoriale con la vista di pittoreschi paesini arroccati tra le montagne, che evocano una vita d’altri tempi.

Per quale ragione dunque dovreste vistare le Marche in autunno? Ve lo spiego qui:

  1. L’antico rituale della Vendemmia: momento di raccoglimento sociale che si protrae di generazione in generazione. In questa stagione le colline marchigiane diventano un vero e proprio set bucolico. Numerose, sono le cantine in cui degustare vini locali, inoltre in questa stagione non potete non assaggiare il pane al mosto ( una delle mie colazioni preferite in questo periodo). NB: ricordate ……. siete nella terra del Verdicchio e del Rosso Piceno 😉
  2. Autunno marchigiano = elogio al “Tuber Magantum: sono nata nella capitale marchigiana del tartufo, Acqualagna. La fragranza del tuber magantum in questo periodo pervade le strade del mio paese, invitando ogni passante a lasciarsi andare ad estasianti baccanali gastronomici. Ogni anno qui nelle Marche hanno luogo due eventi molto importanti dedicati al Re dei Tuberi: la “Fiera nazionale del Tartufo bianco di Acqualagna” e “Diamanti a Tavola” ad Amandola, in onore del tartufo bianco pregiato dei Sibillini. Tuttavia quest’anno, il Comune di Acqualagna, ha deciso di non istituire la tanto attesa Fiera per via dell’attuale situazione sanitaria. Nonostante ciò, potrete comunque passare per godervi un menù tutto a base di tartufo, nei numerosi ristornati del paese che in questo periodo continuano a proporre il tanto amato tubero.
  3. I Borghi Storici e la loro SLOW LIFE : qui nelle Marche il turismo di massa non è mai divenuto fonte di problemi. Tuttavia in questa stagione potrete vivere ancora di più l’esperienza di un turismo a misura d’uomo che vi permetterà di godere delle atmosfere sospese dei nostri piccoli borghi. Ardua sarà la scelta, personalmente però, vi consiglio i piccoli borghi di Mondavio, MondolfoGradara (castello teatro della storia d’amore di Paolo e Francesca, resa immortale dai versi del Canto V dell’Inferno di Dante).
  4.  L’arrivo del bucolico foliage autunnale: come già accentato, in questo periodo dell’anno la nostra regione si tinge d’oro, dando così avvio al tanto atteso foliage autunnale. Un luogo che è doveroso consigliare per ammirare questo secolare fenomeno stagionale è la Faggeta di Canfaito. Altro must to do è una suggestiva escursione al Parco Sasso Simone e Simoncello, prezioso gioiello naturale nel cuore del Montefeltro, fino a raggiungere “La Riserva Naturale della Gola del Furlo” per ammirare, oltre al suggestivo canyon, i colori del bosco che si riflettono sulla superficie del fiume.  Pensate al vagare nell’immensità di riserve che si tingono di colori infuocati, tra salici, pioppi, faggi e querce per ammirare lo straordinario spettacolo del foliage
  5. La riscoperta delle città d’arte: nei week-end l’ideale è una “gitarella” alla scoperta dei nostri capoluoghi di provincia. Fra mostre, eventi enogastronomici e mercatini vintage, l’autunno diventa una stagione di amabili distrazioni. Pesaro, Urbino, Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, offrono in egual misura, una grande diversità di attrazioni che dicerto non vi lasceranno assopiti.

Or dunque, Buone Marche a TUTTI!

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Anastasia Galvani

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