fbpx

Fermo: la mia giornata di “lenta”scoperta

“Appartengo all’Autunno. E in Autunno mi parlano tutte le cose che ho perso.”

È in un pomeriggio borioso, pieno di riflessioni pesanti ed incerte sul futuro, che ho sentito l’istinto di mettere il naso fuori di casa, da quelle mura che ad un tratto sono diventate pesanti ed inquiete, prive di stimoli, scevre di ogni poieticità . Si, forse volevo solo scappare, forse ero in cerca di nuovi stimoli o semplicemente di “nuovo”. Così, il mio “mal de vivre” mi ha condotto fino a Fermo in un dolce pomeriggio autunnale.

Elegante, fine, luminosa piena di segreti da svelare e con un sano gusto per la “lentezza”, l’arte, il piacere per il passeggio ed il fermarsi a contemplare in libertà, uno spazio che si dilata tra mare e campagna in maniera sognante.

Fermo ed il suo bucolico territorio si palesano attraverso una lenta scoperta, attuata passo dopo passo, godendo di ogni scorcio in assoluta lentezza.

La cosa che in assoluto mi ha incuriosito su questa città, è che ho scoperto esser stata meta dei Gran Tour degli intellettuali europei del 700. Immergendomi nella estemporanea atmosfera di Piazza del Popolo se ne percepisce il motivo. Gli appassionati di storia avranno di che distrarsi. Tuttavia non è solo l’arte a scandire il ritmo di questa città: escursioni naturali, regate, e tradizioni artigianali secolari vi attendono in borghi limitrofi incantati. 

Ma veniamo ai mei personalissimi “must to see” della città ( come al solito non vi elencherò tutto ciò che c’è da vedere, ma ciò che a mio parere reputo essenziale just for info 😉 ) :

  • Piazza del Popolo: centro nevralgico della città. In puro stile 400, la piazza è delimitata da due lunghe file di logge e chiusa ai lati da importanti edifici storici. Fermarsi a sorseggiare un buon espresso con un vecchio libro di Pessoa ( letto e riletto) alla mano è stata pura poesia!
  • Palazzo dei Priori: è un vero e proprio scrigno di storia e di arte, con la Pinacoteca che conserva l’Adorazione dei Pastori di Rubens e la Sala del Mappamondo in cui ho praticamente vagato in maniera estatica, non solo per l’immensa collezione di libri ma anche per la maestria artigianale con cui è stato creato il famigerato mappamondo, simbolo in questo autunno, di un viaggio un pò più statico e meno esotico. Il costo del biglietto d’ingresso si aggira sui 4,00 euro.
  • Cattedrale di S.Maria Assunta: chiesa madre dell’omonima arcidiocesi metropolitana. La vista da quassù è a dir cocco mozzafiato, verrebbe voglia di mettersi a scrivere poesie o un epitaffio da dedicare a Leopardi. L’atmosfera in questa cattedrale è davvero intima ed incorporea, molto probabilmente dovuta alla bianca cromatura del marmo, che sublima un luogo già mistico di per sé.
  • Villa Vitali: piccolo gioiellino della città. Essa si trova, precisamente in Viale Trento N.29,situata sulla via principale che dal mare porta in centro. Struttura museale dell’800 dal fascino sospeso e senza tempo. Davvero suggestiva, a mio avviso perfetta per l’organizzazione di eventi. Immaginate un matrimonio o perché no, un book club estivo in questa dimora.
  • Il Palazzo degli Studi: al centro della facciata un tabernacolo che custodisce la statua della patrona Santa Maria Assunta. I quattro busti alle finestre ritraggono i Papi che contribuirono alla costruzione dell’Università di Fermo che aveva proprio sede qui fino all’800. Questo edificio assieme al Palazzo dei Priori è un vero e proprio punto di riferimento “architettonico” della città.
  • Parco del Girfalco: rappresenta una delle terrazze panoramiche più belle delle Marche. Con un amplia vista sulla città, lascia ogni viandante senza fiato. Non temete se ammirando la panoramica vi verrà voglia di un bouquet di matite ben temperate ed un taccuino su cui scrivere il vostro flusso di coscienza: è un effetto collaterale in cui si può incorrere. 😉

Dove Mangiare :

  • Emilio : per chi ama il gusto ma anche l’estetica, con più di 50 anni di esperienza, questo ristorante propone squisite ricette di pesce nate dalla tradizione ma amalgamate ad un’ immagine molto un’attuale ed innovativa. Punto a favore: la location davvero molto accattivante grazie alle numerose opere d’arte contemporanea presenti .

Or dunque siamo giunti alla fine di questo breve viaggio tutto marchigiano. Nel caso anche voi vi trovaste nel bel mezzo di un nefasto ed amletico pomeriggio autunnale, ricordate che persino una breve “gita” può rivelarsi un ottimo analgesico esistenziale.

Always Share The Beauty

Anastasia Galvani

You may also like

5 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *