Riesco a sentirla ancora, con la sua voce rauca da accanita fumatrice; è seduta davanti a me con una sigaretta in mano. Mi racconta aneddoti su quello che era l’America e il suo pazzo ed egocentrico star system negli anni 60. Vedeste come si adira per la questione degli indiani d’America e del modo poco dignitoso in cui vivono nelle riserve, la sua espressione è inorridita.
Mi racconta inoltre di quando ammalatasi a NY fu un odissea trovare un medico e di come il sistema sanitario americano sia folle.
Delusa ma sempre piena di domande passa al suo viaggio in Texas che inevitabilmente “la macchia di petrolio” .
Dai suoi racconti non mi sembra di percepire che l’America sia cambiata tanto, continua a rimanere il grande paese dei paradossi che conosco già.
Tuttavia le sue opinioni sono sempre valori aggiunti e spunti di riflessione. Parole sagge e piene di vigore.
Il caffè è terminato ed io e Oriana ce ne andiamo, starei ad ascolatarla per ore.
