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Perché Palermo fa bene al cuore: 4 giorni di pura bellezza

“Chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà mai più dimenticarlo.”
(Johann Wolfgang von Goethe)

Una volta fatto il pieno di meraviglia nell’isola di Ustica, mai mi sarei aspettata cotanta abbondanza nell’approdare a Palermo.

Dopo la tranquillità delle giornate usticesi il bisogno di frenesia e movimento si faceva latente. Dalle Marche arrivavano buone nuove: mia nonna si era ripresa e stava meglio. Il mio umore, già sollevato dalle amorevoli cure di Ustica , diventava sempre più euforico. Mi sentivo davvero carica per Palermo, pronta andare in avanscoperta.

Al nostro arrivo al B&B l’Olivella , io e mia madre veniamo accolte da Elena, la giovanissima proprietaria, che con estrema cura dei dettagli ha ristrutturato questo attico in centro a Palermo, appartenuto a sua nonna. Elena da subito mi ricorda uno di quei dipinti di donne nobili ed eteree, con la sua bellezza botticelliana e gli occhi penetranti come solo nel rinascimento sapevano dipingere. Da subito diventa nostra guru in quanto a “dove andare, cosa vedere, dove mangiare”.

In un caldo pomeriggio di Luglio comincia la MIA scoperta di Palermo ( solo mia, perché mia madre era già stata qui altre volte, ora capisco perché 🙂 ) .

Palermo è una città dal fascino profondo. Ogni via ed ogni scorcio detengono un potere evocativo che defice molte città di cui si finisce per amare solo il centro. Palermo mostra tutta la sua regalità al visitatore assetato di bellezza ma non nasconde la propria decadenza, motivo di grande fascino anch’essa. Palermo conquista con la sua magistrale ars culinaria , distrae con l’immensità di opere d’arte, chiese e musei di cui è popolata. Palermo strizza l’occhio al visitatore bisognoso di salsedine, e culla nei suoi parchi, il lettore bisognoso di ristoro.

Orto Botanico

Palermo non si nasconde, la sua street art parla delle sue ferite ma anche della sua grande creatività ( credo fermamente che la creatività risieda a SUD) . Palermo è una grande maiolica colorata dall’artigianalità irripetibile e dallo stampo unico.

Mi sono letteralmente rapita da questa città , ed il mio è stato senz’altro un arrivederci, perché di Palermo pure i forestieri sentono la mancanza.

Qui sotto vi lascio i miei suggerimenti e personali must to see/to do della città di Palermo.

Dove Allogiare: B&B l’Olivella  verrete accolti dall’amabile padrona di casa nonché sapiente cicerone della città: Elena. Nel suo B&B ha saputo perpetrare l’atmosfera della Palermo d’altri tempi in chiave contemporanea. Ciò che troverete non è solo un alloggio momentaneo, ma un pezzo di “cuore e cura” lasciato dalla padrona di casa. Vi prometto, anzi sottoscrivo, che una volta tornati nelle vostre case , svegliarvi la mattina senza le colazioni di Elena vi causerà un enorme pena ed una profonda saudade ( come la chiamano i brasiliani). Colgo l’occasione per rinnovare il mio ringraziamento ad Elena per avermi regalato 4 giorni di meravigliose premure. Il mio è un arrivederci !

B&B l’Olivella
Le paradisiache colazioni di Elena

Dove Mangiare:

Aja Mola : mi stata consigliata proprio da Elena ed è una trattoria di pesce contemporanea. A dare il benvenuto all’ingresso vi accoglierà una vetrina del pescato del giorno, da dove potrete ammirare con quanta maestria gli chef , preparano i vostri piatti. Ps: la minestra di aragosta è da annoverare nelle mie più recondite perversioni culinare.

Chioistro di Santa Caterina: un tempo qui le monache di clausura deliziavano i palermitani con i loro dolci. Un’occasione questa per riscoprire i sapori e le vecchie ricette della pasticceria conventuale palermitana.Prometto che non tornerete a casa magri 😉

Le Minne di Sant’ Agata

Antica Focacceria San Francesco : aperta nel 1834, questa focacceria detiene ancora un fascino d’altri tempi. Il mio consiglio è proprio quello di farvi proporre dei panini o focacce direttamente dagli “autoctoni” . Non rimarrete delusi, solo sazi ;-).

Cannoli Siciliani

Cosa Fare:

Oratorio San Cita: era un luogo di assemblea e di culto, con funzione liturgica e sociale. La compagnia del SS. Rosario in Santa Cita  fondata nel 1570, tra le più ricche e prestigiose, si dedicava ad opere pie ed alla remissione dei peccati attraverso forme di indulgenza plenaria. L’interno è una vera e propria chicca.

Chiesa di San Matteo al Cassaro: in breve tutta l’opulenza del Barocco palermitano, la cui facciata costeggia una delle vie più importanti ed antiche della città, corso Vittorio Emanuele.

Oratorio San Lorenzo: anche qui il bianco degli stucchi fa da padrone, messo in evidenza dai bellissimi marmi policromi del pavimenti. Vi lascerà stregati.

Palazzo Abatellis : è un antico palazzo nobiliare situato a Palermo in via Alloro, centro di gravità del quartiere della Kalsa , sede dal 1954 della Galleria Regionale della Sicilia. La Madonna di Messina: imperdibile.

Palazzo Butera: anch’esso situato all’interno del quartiere storico della Kalsa. Il Palazzo è di per se stupendo, ma la vista di cui si gode per intero del Golfo di Palermo è senz’altro il valore aggiunto di questo luogo. 

Palazzo Mirto : capolavoro nascosto nel cuore di Palermo ,dichiarato monumento nazionale. Si tratta di una delle residenze nobiliari più antiche e lussuose della città, risalente al Medioevo, spesso ospita anche mostre temporanee. Gli interni meritano davvero la vostra attenzione.

Quartiere La Kalsa: antico rione che fa eco alle sue origini islamiche. L’atmosfera che si respira è arabo-siciliana: arte, storia e una vivace vita culturale si amalgamano magicamente in questo quartiere, fino al calar della notte.

Orto Botanico : è una istituzione museale e didattico-scientifica del Sistema Museale dell’Università di Palermo. A mio avviso stupendo se volete concedervi momenti di ristoro ed i particolare se siete interessati alla materia.

Le stanze del Genio : il museo delle maioliche Stanze al Genio ha al suo interno un’esposizione di quasi 5000 esemplari di mattonelle in maiolica italiane dal XV al XIX secolo disposte su 8 sale. A mio avviso stupendo! Credo di non aver mai visto una collezione così imponente di maioliche. Meravigliose!

Piazza Pretoria ( Piazza della vergogna ): meglio conosciuta come Piazza Della Vergogna, si trova nel centro storico di Palermo, all’interno del quartiere Kalsa. La splendida fontana Pretoria o Della Vergogna è così denominata dagli abitanti di Palermo a causa del fatto che tutte le statue sono rappresentate nude. Simbolo della corruzione e del malcostume, è a mio avviso “l’immagine cartolina” che ho impressa nel cuore di questa città.

Monastero di Santa Caterina : situato nel centro storico di Palermo, ho trovato commuovente questo luogo. Al suo interno è possibile visitare il monastero di clausura; troverete celle ed oggetti ancora intatti delle monache che avevano deciso di intraprendere questa vita di segregazione e preghiera. L’ho trovato un luogo davvero forte e mistico, ne consiglio vivamente la visita.

Siamo giunti alla fine di questo diario di viaggio, Settembre è alle porte, e Palermo risplenderà sicuramente nei caldi raggi settembrini. Che aspettate a partire?

Don’t forget to share the Beauty !

Anastasia Galvani

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