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Recanati: la città che brama l’infinito

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

Mi sembra di vederti vagare fra le mura della tua bella casa Giacomo, mura che io subisco con grande fascino, ma che di certo, per te furono una sorta di prigione fisica ed emotiva.

Percepisco il tuo bisogno di fuggire, di partire alla volta del mondo, poiché la tua mente è troppo grande e sconfinata per limitarla ad un piccolo centro.

Sento la tua fame di sapere rincorrermi, per poi incanalarsi nei tuoi colli, quelli che scrutavi dall’alto del tuo genio. Cerco d’immedesimarmi nelle tue poesie, in quello che fu il giovane meraviglioso, osservatore dell’ordinario.

La sera del dì di festa

Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t’accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai nè pensi
Quanta piaga m’apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m’affaccio,
E l’antica natura onnipossente,
Che mi fece all’affanno. “

“Quell’orrenda barbara malinconia” di cui tu parli è silente ma intrinseca in ogni parete di casa, quello studio matto che per tanto tempo ti aveva ossessionato, fa pesare quella libreria paterna come un macigno.

I “Sovrumani silenzi” di cui andavi poetando rendono Recanati una bucolica cartolina, ahimè il turista riesce a percepire solo l’infinito nella sua accezione più positiva vagando per i tuoi colli.

Vergine di mondo volevi più di quelle dolci colline e della loro solitudine, tuttavia credo che se non fossi sbocciato in questa terra probabilmente il tuo genio e la tua ispirazione non sarebbero divenuti poi così ingordi.

Nelle mie fantasie più perverse, avrei avuto giovane Giacomo come cicerone, tuttavia vi dovrete accontentare dei miei umili consigli di lenta esploratrice . Qui di seguito i luoghi d’interesse che fareste bene a visitare una volta giunti a Recanati.

  1. Casa Leopardi: tempio e allo stesso tempo culla del genio poetico del buon Giacomo. Il biglietto comprensivo di Biblioteca e visita guidata ha un costo di euro 18,00. Lo consiglio caldamente, le guide che vi accoglieranno sono poeti e comici mancati, hanno reso la mia visita un’incursione sognate e nostalgica nella lirica italiana.
  2. Colle dell’Infinito: il colle dell’Infinito di Leopardi sul Monte Tabor, si affaccia verso sud, bellissima passeggiata con panorami fantastici, dove potrete incontrare il famoso motto: “Sempre caro mi fu quest’ermo colle“.
  3. Piazza del Sabato del villaggio: questa è piazza ed il fulcro di tutta la storia della vita di Leopardi: qui, dalla sua biblioteca, vede “Silvia” andare a lavorare, qui si riunisce il “Sabato del villaggio” e tutto ciò si può ammirare benissimo durante la visita nella casa dello scrittore!Un po come Keats e Shelley stanno alla Barcaccia di Roma, Giacomo Leopardi sta a questa piazza!Se vissuta poi di sera crea quell’atmosfera da brividini.
  4. Piazza Giacomo Leopardi e Piazza Comunale: girando la cittadina si arriva senza problemi al suo cuore ovvero la piazza del Comune intitolata a Leopardi (ogni angolo lo richiama, oscurando il Gigli pur natio della città).Piazza e Comune veramente incantevoli.
  5. Museo Beniamino Gigli: appassionata, anche se non grande esperta, di musica lirica ho potuto visitare questo grazioso museo. Ebbene si, Recanati non diede i natali solo a Leopardi! Consiglio di visitarlo, ci sono cimeli esposti che raccontano una vita dedicata non solo alla lirica, ma anche alla propria città mai dimenticata. Vale la pena per conoscere un uomo davvero grande.

Un’ultima preghiera, consiglio caldamente la visione del film “Il giovane Favoloso”, interamente girato a Recanati , nella casa natia di Leopardi. Vi farà entrare nel mood per visita e sarete attenti a molti più dettagli. Highly Recommended.

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Anastasia Galvani

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